Secondo un recente studio, la corsa è lo sport più efficace in termini di aumento dell’aspettativa di vita. Analizzando i dati a loro disposizione, i ricercatori sono stati in grado di evidenziare che, rispetto ai non corridori, i corridori tendono a vivere mediamente tre anni in più, anche se corrono lentamente, o sono in sovrappeso e hanno cattive abitudine, come il fumo o l’alcool. Di tutte le forme di attività fisica esaminate nello studio, solo la corsa ha mostrato questi effetti legati all’aspettativa di vita.
I risultati di questa ricerca sono stati ottenuti a partire dai dati raccolti per uno studio eseguito tre anni fa presso il Cooper Institute di Dallas, che aveva preso in esame prove mediche e sportive e aveva concluso che cinque minuti di corsa giornaliera sono associati a prolungati periodi di vita.
In seguito alla pubblicazione di questo studio, ci si è inevitabilmente chiesti se anche altre attività fisiche, come le lunghe passeggiate, sono vantaggiose ai fini del rischio di mortalità.
I corridori professionisti, specialisti in discipline di alte velocità, si sono chiesti se la loro attività fisica fosse controproducente: correre elevati chilometraggi e per un notevole numero di ore può contribuire alla mortalità precoce?
Molte persone hanno messo in discussione se stesse, domandandosi se la corsa ha realmente contribuito ad aumentare la durata della loro vita.
Queste domande del tutto lecite, sorte nell’opinione pubblica, hanno portato i ricercatori a riesaminare i dati. I risultati ottenuti sono stai pubblicati a Marzo 2017 e mettono in relazione la corsa con l’aspettativa di vita.