È sempre difficile e più complicato di quanto si possa pensare, riprendere ad allenarsi e correre dopo un periodo di inattività, sia che si tratti di una interruzione voluta oppure forzata.
È problematico per il runner dimenticare quanto e come ci si allenava prima della sosta e questo spesso va ad aggravare la situazione sia dal punto di vista fisico che mentale.
Tutti predicano la gradualità e la pazienza, ma la verità è che non vediamo l’ora di ritornare a sgambettare insieme ai vecchi compagni, magari percorrendo gli stessi percorsi nel medesimo tempo. Tutto ciò, ovviamente, è fisiologicamente impossibile e potenzialmente dannoso ai fini di una corretta ripresa organica e psicologica.
Cerchiamo quindi di studiare qualche piccola strategia che possa aiutarci a non affrettare troppo i tempi.
Fisiologicamente – Siamo impreparati, diciamolo pure, quindi evitiamo di correre con qualcuno che lo sia. Le prime 2 settimane prepariamoci delle sedute brevi, di circa 30’ dove faremo solo 10 minuti di corsa lenta e delle esercitazioni a carico naturale per andare a tonificare il corpo nel complesso, da eseguire soli. Nel caso in cui non si provenga da un infortunio, ma si sia svolta attività aerobica alternativa costante come nuoto o bicicletta, si potrà anche arrivare a 20’ di corsa lenta.
Dopo le prime due settimane potremo cominciare ad allungare le nostre sedute di corsa, magari suddividendole in due tranche da 15’ intervallate da 1’ di passo per darci respiro anche mentalmente. In questo modo, riprenderemo confidenza con il nostro corpo e passo di corsa. Grazie a questo saremo in grado di compiere alcune valutazioni sui ritmi e poterci proporre ai nostri vecchi compagni di corsa solo a tempo debito.
Dopo il primo mese di allenamento costante, parlando di 3 sedute settimanali, potremo cominciare ad inserire, volendo, delle sedute di interval training od ancor meglio fartlek, propedeutici al miglioramento della soglia aerobica ed ai ritmi di corsa.