Il mondo è pieno di atleti fai da te o, decisamente peggio, di pseudo esperti che elargiscono facili consigli e strutturano tabelle che nemmeno nelle fantasie di allenatori di successo come Alberto Salazar verrebbe in mente di proporre.
Ai secondi preferisco decisamente i primi, se non altro per una forma istintiva di autoconservazione che ci autolimita negli sforzi tutelando la nostra integrità fisica. L’errore più comune di un atleta fai da te è la ripetitività degli allenamenti e la scarsa considerazione di tutta una serie di aspetti che non ritiene degni di nota come la tonificazione muscolare, la velocità, la tecnica di corsa e così via. Per lui vale una sola cosa: correre e possibilmente il più possibile!
Bastasse questo non ci sarebbe certamente bisogno di un tecnico che possa seguirvi, ma a cosa serve invece questa figura? Innanzitutto sfatiamo il luogo comune che solo gli atleti agonisti o professionisti debbano avere un tecnico.
Chi pratica spinning, pilates, GAG od ancora zumba, li possiamo definire agonisti? Eppure in questi contesti si dà per scontato che a seguirci sia una istruttrice od istruttore e, in ragione di tutto questo, perché la corsa dovrebbe differire?
Allenatore? Si, grazie!
Iniziando bene, proseguiremo meglio ed apprezzeremo a fondo questo sport, in quanto:
1. Un buon allenatore cerca di conoscervi e comprendere il vostro livello di preparazione, che siate già agonisti o principianti alle primissime uscite.
2. Comprenderà se avete bisogno maggiormente di quantità o qualità, in funzione dei vostri obiettivi. Insieme a voi verificherà se sono raggiungibili nell’immediato o se di contro è necessario programmare un percorso con tempistiche differenti.
3. Vi prepara la struttura di base fisica ed aerobica sulla quale costruirete i vostri allenamenti, prevenendo infortuni o sovraccarichi.
4. Per chi vuole affrontare le distanze più lunghe, cerca di realizzare con voi il giusto approccio mentale per poter affrontare i tanti chilometri che dovrete fare e la gestione della fatica che questi comporteranno.
5. Adeguerà le tabelle in funzione del vostro lavoro e dei vostri orari di uscita o quantomeno adatterà i ritmi delle sedute in funzione di quello. Non essendo atleti professionisti è necessario tenere in considerazione questo aspetto per nulla secondario.
6. Ogni atleta si sente più sicuro in certe sedute piuttosto che in altre e qui un buon tecnico cerca di modificare gli allenamenti per farvele assimilare ugualmente. Molto spesso è possibile raggiungere alcuni obiettivi con metodiche leggermente differenti che risultano tuttavia più gradevoli all’atleta.
7. Ultimo della lista, ma primo in ordine di importanza, insegna a correre. Per quanto sia naturale il gesto della corsa, occorre mantenere una certa postura ed imparare ad utilizzare bene gli appoggi dei piedi. In questo modo correrete di più, meglio e facendo meno fatica.
Con il tecnico si interagisce, si scambiano sensazioni, emozioni ed anche ansie o timori. Grazie a questo interscambio di informazioni sarete in grado di gettare basi solide per continuare a lungo questo bellissimo sport, correndo in piena libertà nei posti meravigliosi che ci offre questa nostra bellissima terra.