La stragrande maggioranza di noi occidentali cresce con inculcata la convinzione che le nostre abitudini alimentari non possano prescindere dal consumo di carne. Nell’immaginario collettivo poi, la carne diventa addirittura essenziale nella nostra dieta quando si fanno certi tipi di attività fisica, fino addirittura a rappresentare il simbolo di convivialità nel caso delle “grigliatone tra amici”.
Ad un certo punto però in alcuni di noi, per varie ragioni che possono andare da motivazioni etiche al desiderio di un’alimentazione più sana, nasce il desiderio di abbracciare una dieta che faccia a meno della carne. Quesa scelta radicale, nel caso di sportivi che praticano discipline che implicano sforzi notevoli e prolungati, come la maratona o ancor di più l’ultramaratona, porta con se una domanda fondamentale: il mio nuovo stile di vita, la mia nuova dieta, possono andare d’accordo con la mia passione sportiva e gli obiettivi che voglio raggiungere?
Innanzitutto proviamo a mettere un pò d’ordine con alcune definizioni:
– dieta vegetariana: non prevede carne, ma si possono assumere i derivati animali, quali ad esempio uova e formaggi.
– dieta vegana: non prevede né carne né qualsiasi alimento di origine animale
– dieta fruttariana (non la trattiamo, ma per completezza la definiamo): evita tutti i prodotti di origine animale e i cibi trattati
Dieta vegetariana/vegana e corsa
Vi è una serie di vitamine e sali minerali che sono fondamentali per un runner, ed alcuni di questi sono prevalentemente presenti negli alimenti provenienti dal regno animale. Fortunatamente però esistono anche le alternative vegetariane e vegane a questi alimenti.
Prime fra tutte sono le proteine, presenti principalmente in carne e pesce, essenziali per la crescita muscolare, la formazione di anticorpi, aiutano nella risposta alla riparazione dei tessuti e molto altro. L’alternativa vegana per l’approvvigionamento di proteine è comunque abbastanza nutrita: legumi, frutta secca, latte di soia, cereali etc.
L’alternativa per l’assunzione di calcio, necessario per l’apparato osseo e presente soprattutto nei latticini, è rappresentata ad esempio da frutta secca, verdure verdi a foglia larga e avena.
Altrettanto importanti sono gli Omega-3, necessari per la crescita ed il corretto funzionamento del cervello e riducono i marker infiammatori delle malattie croniche. La fonte più abbondante è rappresentata da pesce, ma ne sono ricchi anche noci, avocado, soia e olio di lino.
Ovviamente, se decidiamo di abbracciare un nuovo stile di vita come quello vegano, la prima cosa è comunque quella di affidarsi ad un nutrizionista, o comunque parlarne innanzitutto con il proprio medico.
Ma esistono esempi di maratoneti e ultramaratoneti vegani?
L’elenco di maratoneti e ultramaratoneti vegani è sempre più lungo. Un esempio su tutti è quello dello statunitense Scott Jurek, la cui scelta di diventare vegano ha contribuito in maniera determinante a diventare uno degli atleti di resistenza più vincenti di sempre.
Proprio in questi giorni è in uscita nelle librerie italiane la sua autobiografia “Eat&Run. La vita straordinaria di uno dei più grandi ultramaratoneti di tutti i tempi” in cui racconta quanto sia essenziale l’alimentazione nel raggiungimento di determinati risultati. La sua è una storia incredibile, fatta di volontà, autodisciplina e desiderio costante di superare i propri limiti.