Dopo la splendida prestazione alla maratona di Nagoya, chiusa col tempo di 2:24:00, terza miglior prestazione italiana di sempre, la forte atleta bergamasca sarà al via il prossimo 26 maggio della Stralugano Half Marathon.
Una gara che l’ha già vista protagonista nel 2017, quando si classificò al secondo posto in 1:10:39, suo record personale, successivamente portato a 1:10:10 (Udine 2018).
“Una triatleta con la corsa nel sangue”, così Sara si è sempre definita, infatti dopo aver lasciato il triathlon a livello agonistico i miglioramenti nel tempo sono stati davvero considerevoli, sotto la guida del suo coach Maurizio Brassini.
In particolare il 2019 sembra essere l’anno della consacrazione definitiva: oltre alla maratona di Nagoya si è migliorata anche nelle distanze più brevi, 5 e 10 chilometri, fissati i nuovi personali rispettivamente in 16:03 e 32:16.
Recentemente ha corso la mezza maratona di Padova in 1:10:56, un buon tempo, se consideriamo che è stato realizzato in condizioni meteo piuttosto difficile. Ora punta decisamente su Lugano, un percorso che già conosce, un contesto generale che le garantisce le migliori condizioni possibili, con la concreta speranza che il muro dei 70 minuti possa venire abbattuto.