Siamo portati a pensare che sono piedi e caviglie le parti più sollecitate durante la corsa, mentre in realtà tutte le articolazioni della gamba sono interessate e subiscono di riflesso i traumi di appoggi non corretti e bilanciati, in primis il ginocchio che di fatto soffre maggiormente sovraccarichi e sollecitazioni.
Ogni articolazione non deve essere considerata a se stante, e la qualità della nostra corsa non va interpretata come il risultato della somma dell’azione delle varie articolazioni, ma anche e soprattutto della loro interazione. La stabilità del piede e della caviglia si riflettono sul ginocchio e quest’ultimo sull’anca.
L’entità dei traumi dipende ovviamente anche dalla “leggerezza” della propria corsa: atleti molto leggeri con ottima spinta e appoggio soffriranno meno.
Il motivo per cui abbiamo voluto provare la Transcend 5 di Brooks è proprio il fatto che è una scarpa che si propone di porre l’attenzione non solo sul piede, ma anche e soprattutto sulle ginocchia. Come? Secondo quanto riporta Brooks questa scarpa utilizza la tecnologia Guide Rail, studiata appositamente per ridurre i traumi delle articolazioni, tenendo a freno i movimenti eccessivi, consentendo di correre in modo più naturale.
Sono state realizzate delle Zone IDEALI di pressione, che disperdono l’impatto e minimizzano lo stress sulle giunture, di modo da migliorare il modo in cui l’intero piede lavora durante la corsa. La conchiglia esterna è disegnata per ridurre l’eccessiva rotazione .
Se siete interessati a maggiori dettagli tecnici potete guardare direttamente sul sito di Brooks
Il nostro parere
Abbiamo provato la Transcend 5 per delle uscite di 10-15 km a ritmo lento sia su fondo sterrato sia su asfalto.
E’ vero che a bassi ritmi diminuiscono i traumi e abbiamo meno cambi repentini di direzione, ma la stabilità è sensibile durante la corsa, soprattutto su fondo irregolare. Si ha effettivamente la sensazione che le ginocchia siano più stabili e subiscano meno traumi; il risultato è una corsa più regolare e quindi meno stancante
L’ammonizzazione non è forse agli stessi livelli di altri modelli della stessa casa, cosa che mi fa pensare che è più suggerita per atleti medio/leggeri, ma è comunque molto più che discreta.
La conchiglia fascia effettivamente molto bene il tallone nonostante sia forse un po’ bassa.
Il drop è minimo, appena 8mm, e non potrebbe essere diversamente secondo me per una scarpa pensata proprio per una corsa stabile.
La tomaia non stringe affatto l’avampiede ed anzi gli lascia molta libertà.
Se siete degli amatori da 3-4 uscite la settimana e che per i lunghi con andatura media dai 4’30” in su cercate più la comodità preservando le articolazioni, più che le performance, questa è la scarpa per voi.
Peso: 306 g (uomo), 258 g (donna); differenziale 8 mm