Mi sono allenato bene?

Mi sono allenato bene?

Credo che molti di noi si siano posti questa domanda dopo un allenamento, una seduta su pista, una corsa in mezzo alla natura o in un circuito cittadino.

Il più delle volte si fa riferimento a parametri quantitativi: tempi impiegati, chilometri percorsi, deducendone l’esito rispetto alle aspettative.

Successivamente si ricorre normalmente a scandagliare le proprie sensazioni, a ciò che si è provato sul piano psicologico generale per completare il quadro. Il tutto senza scendere troppo nell’esame di singoli dettagli, delle parti che costituiscono proprio le sensazioni prima evocate.

Quando è presente il coach ci si sente rassicurati dalla fiducia che abbiamo in lui e nei suoi giudizi a cui ci affidiamo senza magari formarci una nostra opinione.

Nel caso la sua presenza non sia possibile proprio perché corriamo seguendo, semplicemente, sue indicazioni o perché siamo degli autodidatti, ricorrendo ai consigli di amici, riviste o libri specializzati, ho provato ad elencare alcuni significativi indicatori qualitativi senza scomodare quelli più tecnici orientati a misurare la velocità del recupero fisico.

La scelta non pretende di essere esaustiva e vuole essere uno stimolo per crearne di nuovi, più aderenti al vostro modo di percepire e interpretare il post corsa. Discende dalla concezione di una pratica sportiva sostenibile che permetta al fisico ed alla mente di evitare stress, stare alla larga da noiosi infortuni di cui sono spesso vittima i runner ed orientata verso una corsa pienamente consapevole, apportatrice di benessere psicologico e salute fisica; si traduce in 10 affermazioni in cui potervi eventualmente riconoscere attribuendo a ciascuna corrispondenza il valore 1. In calce è riportato il riepilogo del test.

A) Le scorie della fatica post allenamento non dovrebbero superare il limite della piena sostenibilità né essere pervasive, per cui dovreste avvertire dentro di voi ancora “voglia di correre”.

B) Non percepite alcun tipo di dolore muscolare o, al massimo, lievissimi indolenzimenti nel caso vi siete impegnati in andature veloci.

C) Il piacere è l’elemento che ha caratterizzato prevalentemente la vostra corsa.

D) Disponete ancora di forze mentali e fisiche per riuscire a ripetere almeno una parte del percorso o del programma atletico previsto, senza che ciò costituisca un ostacolo insormontabile.

E) Riuscite a svolgere volentieri un qualsiasi lavoro manuale o intellettuale che vi venisse proposto, o dedicarvi a qualche occupazione dopo circa 1 ora dal termine dell’allenamento.

F) Vi mostrate concilianti con chi, eventualmente, possa entrare in contrasto con voi per un qualsivoglia motivo senza trascendere in atteggiamenti polemici o aggressivi.

G) Con il trascorrere delle ore dal termine dell’allenamento, percepite che i residui della fatica si sono progressivamente attenuati o scomparsi del tutto, lasciando il posto ad una soffusa euforia mentale e fisica.

H) Vi sentite mentalmente gratificati per aver svolto l’allenamento nel modo voluto con impegno e piacere.

I) Avete rimosso completamente i possibili momenti negativi che avete vissuto durante l’allenamento senza offrir loro la possibilità di rifarsi vivi nella psiche.

L) Avvertite dentro di voi significative dosi di contentezza e soddisfazione per lo stato mentale e fisico raggiunto.

Volendo potete servirvi di questo schema per raccogliere i dati.

allenamento

Avvertenza: volutamente non ho indicato un punteggio ne sufficiente ne ideale; siate buoni interpreti di voi stessi. Ve lo auguro di cuore!

(fonte: RunningItalia)

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