Il clima si sta modificando, tutti ce ne siamo resi conto ed al di là delle motivazioni scientifiche, lo viviamo sulla nostra pelle.
Il maggio appena trascorso è stato a mia memoria, il più freddo e piovoso in assoluto, almeno degli ultimi 50 anni con una precipitazione nevosa sull’appennino di ben 40 cm di neve a metà mese ad una quota di 100/1200 mt. Negli ultimi giorni di maggio, invece, abbiamo assistito ad un cambio repentino delle temperature, passando nell’arco di 48 ore da una massima di 16°C ad una di 28°C.
Già nella vita di tutti i giorni questo cambiamento lo abbiamo percepito sensibilmente, se poi trasferiamo questa sensazione nella prestazione sportiva, l’impatto è a dir poco devastante.
Diamo come presupposto che per il fisico umano, esiste un periodo di adattamento alle mutevoli condizioni ambientali, che va dai 7 ai 14 giorni circa, quindi capirete bene che questa impennata delle temperature ha messo a dura prova la capacità del nostro organismo.
Le conseguenze del caldo improvviso
Quello che ho potuto notare nei primissimi giorni dalla variazione delle temperature è:
- Aumento sproporzionato della sudorazione durante la corsa, primo tentativo del corpo di liberarsi del calore in eccesso.
- Sensazione di estremo disagio e fatica anche a ritmi di bassa intensità.
- Aumento delle frequenze cardiache, obbligate dalla necessità di trasportare più sangue alle estremità per scambiare calore.
Tutto questo è stato accompagnato da una ovvia diminuzione della prestazione. Mi è parso naturale che a parità di sforzo andassi molto più lento e non ho provato ad aumentare il ritmo, conscio che avrei solamente stressato ulteriormente il corpo indebolendolo.
In condizioni di questo genere, occorre essere pazienti e rimandare le sedute più impegnative a date future, quando il nostro equilibrio psicofisico permetterà di gestire al meglio la fatica ed il caldo.
I consigli sono quelli già trattati nell’articolo sulla idratazione di qualche tempo fa. Il giusto equilibrio tra liquidi e sali minerali, permetterà al nostro organismo una migliore idratazione ed elasticità muscolare, consentendo un più rapido adattamento e recupero. Ricordatevi inoltre di evitare le ore più calde della giornata, perchè anche se correrete con cappellino e petto nudo, non migliorerete la vostra situazione, anzi, non permetterete al vostro cervello di disperdere calore ed anche i raggi del sole andranno per irraggiamento ad aumentare la temperatura del corpo. In poche parole, senza fare eccessivo terrorismo, state rischiando seriamente un colpo di calore se non addirittura, in condizioni più estreme, un collasso cardio-circolatorio.
Datevi tregua e tutto il tempo necessario per riadattarvi e vedrete che in un paio di settimane la percezione del calore sarà differente e più gestibile, potendo reinserire qualche seduta di qualità, consci però di questa nuova situazione.
Buone corse!